La villa della “Meridiana” fu costruita nella prima metà del settecento: i proprietari erano a quell’epoca i marchesi Giacomo e Paolo Bernardi Sanson Levizzani, nobili veronesi trasferitisi a Modena verso la fine del seicento. Successivamente la villa fu ceduta ad Emilio Sacerdoti, banchiere ebreo di Modena (1885 circa) e da questi passò a Fortunato Giovanardi verso il 1920: in questo periodo l’edificio subì radicali modifiche, soprattutto nella struttura esterna come emerge chiaramente dalla cartolina qui riportata. interventi più significativi si individuano nel balcone, reso più ampio ed autonomo con la eliminazione dei due pilastri di sostegno, e nella torretta che fu sfondata dauna finestra tipo “terrazza”.
La ristrutturazione fu eseguita dall’architetto modenese Roberto Corradi in uno stile che si allontana molto dall’originale settecentesco per avvicinarsi quasi al liberty, soprattutto nell’apparato decorativo.
Il solo corpo rimasto integro è l’elegante Chioschetto a cupola sferica, come conferma l’antica cartolina mentre la Serra fu arricchita da fregi esterni, da un ampio cornicione e da grandi finestre ricostruite in forma ovaleggiante.
All’interno della villa è da segnalare, pur non essendo d’epoca, la sontuosa scala marmorea di elegante fattura: sul soffitto sovrastante spicca un affresco delimitato da cornice polilobata, opera firmata dal noto pittore carpigiano Arcangelo Salvarani (1882-1953).
Nell’ampio parco sorge un padiglione che riprende il motivo classico del tempietto circolare, alleggerito però dalla volta in ferro battuto dalle intricate volute. L’originale accesso attraverso il viale alberato che dava un notevole effetto scenografico è stato prima abbandonato e poi sovvertito dall’attuale entrata situata sul lato posteriore della villa. La proprietà fu acquistata dal Comune di Formigine nel 1970 circa, anni in cui fu proposto un vincolo sul parco; fu invece utilizzata come scuola materna finchè nel 1979 fu trasformata nel “Club La Meridiana”.